mercoledì 20 febbraio 2008

L'isola dei rifiuti

Il Great Pacific Garbage Patch (letteralmente la "grande benda di rifiuti del Pacifico") si forma a causa di una corrente circolare proprio in mezzo al Pacifico, fra Guadalupe e il Giappone, in una zona poco frequentata dai pescherecci. Questo enorme vortice ha iniziato a raccogliere e concentrare la spazzatura di tutto il mondo.
"L'isola è formata per l'80% da plastica e le sue dimensioni diventano dieci volte più grandi a ogni decade. A questo punto è impensabile cercare di pulirla, anche perché nessun paese se ne vuole assumere la responsabilità, l'unica soluzione è smettere di produrre plastica non biodegradabile".

Una conferma della pericolosità di questo materiale viene da uno studio dell'università inglese di Plymouth pubblicato dalla rivista "Environmental science and technology". I ricercatori hanno studiato le piccole particelle (da uno a cinque millimetri di diametro) che si staccano dai rifiuti di plastica, notando che queste sono il principale ricettacolo di una serie di inquinanti letali per l'oceano, soprattutto organici, come il fenantrene.(il fenantrene é noto per la sua capacità di favorire il cancro).


Queste particelle sono assimilate in grande quantità da alcuni microrganismi marini che sono alla base della catena alimentare: "Bastano pochi milionesimi di grammo di particelle contaminate per aumentare dell'80% la quantità di fenantrene nei microrganismi - spiega Emma Teuten, uno degli autori - e questa sostanza si accumula in quantità sempre maggiori
man mano che si risale nella catena".
A lanciare l'allarme dalle pagine dell'Independent Charles Moore, un oceanografo americano che ha scoperto quella che definisce «la grande chiazza di spazzatura del Pacifico» con i suoi 100 milioni di tonnellate di scarti a renderla la più grande discarica del pianeta.


Non servono polemiche: è praticamente certo che la causa sia l’uomo, che immette nelle acque quantità di materiali non biodegradabili oltre ogni limite che il buon senso suggerisca.Pensare ad una bonifica appare per ora impossibile, poiché non si saprebbe dove mettere questa grande mole di rifiuti.
Il problema vero é appunto "l'immortalità" della plastica.Un materiale che non scompare mai del tutto,che nel tempo si frantuma in pezzi molto più piccoli, che però mantengono la loro composizione molecolare originale.Che viene ingerito dalla fauna marina,sia pesci che uccelli,provocando un disastro.Disastro al quale abbiamo partecipato tutti,anche se inconsapevolmente.Un danno che può solo crescere se non si usano politiche ambientali e di consumo differenti.......!

Per maggiori informazioni Repubblica o Continente discarica







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8 opinioni:

Juliet ha detto...

ogni volta che penso che abbiamo toccato il fondo...qlc1 mi fa ricredere.....kakkio, fammi scappare che ho la torta di mele in forno..ciao lele!!!!

Anonimo ha detto...

E' una discarica vera e proprio con quello che ne segue e che tu bene riporti.

Anonimo ha detto...

Insomma sarebbe bello farci una vacanza su quell' isola!...mmm no, ora stavo cercando di sdrammatizzare vanamente una triste realtà...

D ha detto...

Una cosa che mi lascia sempre un po' pensare: la plastica è il derivato di un materiale tossico e noi la utilizziamo per contenere cibi o liquidi che ingeriamo considerando la cosa più igienica in quanto monouso.

Probabilmente quell'isoletta potrebbe essere ribattezzata "Isola dell' Igiene"

Ciao

Anonimo ha detto...

è una cosa veramente pazzesca; rifiuti ovunque; ci stiamo affogando nei rifiuti! Ma che razza di animale è l'uomo!?Nessun animale si uccide con i rifiuti!

Mathias ha detto...

avevo già letto la notizia..uno schifo!

MaBau ha detto...

Riattiviamo questa discussione, prima che sia troppo tardi... ma voi cosa fate per evitare questo disastro? continuate a comprare cibi nelle vaschette di plastica polistirolo e affini? continuate a consumare bevande in bottiglie di plastica? continuate a usare sacchetti e film per ogni fetta di prosciutto o di formaggio o di sitan??
Ragazzi! dipende da noi. RIFIUTIAMO IL RIFIUTO! RIFIUTIAMO DI ACQUISTARE QUALSIASI PRODOTTO CHE SAPPIAMO PRODURRA' RIFIUTI, DIRETTI O INDOTTI!
Dipende da ciascuno di noi, influenzando le abitudini di coloro che non pensano alle conseguenze che stanno causando, ormai irreversibili.

RIFIUTIAMO IL RIFIUTO! ALLA FONTE, ALLA SUA ORIGINE.

Diceva Gandhi: "quando la soluzione è più difficile del problema, evita che il problema si origini"

Un saluto a tutti MaBau

Kayla Sullivan ha detto...

Hello mate great blog postt