mercoledì 6 febbraio 2008

Energy Island



Arcipelaghi di isole artificiali che producono elettricità, acqua potabile e persino cibo utilizzando le calde acque tropicali: l'idea è dell'architetto britannico Alex Michaelis, in risposta al crescente bisogno mondiale di produrre energia da fonti rinnovabili e arginare il riscaldamento globale. L'ambizioso disegno, concepito da Michaelis insieme al padre Dominic, ingegnere, prevede la costruzione di isole su piattaforme natanti nella fascia di acque interessate da clima tropicale che si estende dai Caraibi al mare Cinese meridionale passando per l'oceano Indiano.

Al centro di ognuna, un impianto idroelettrico convertirebbe il calore delle acque tropicali in elettricità e acqua potabile, turbine sottomarine catturerebbero l'energia delle correnti e strutture galleggianti adeguatamente piazzate in superficie sfrutterebbero l'energia del moto ondoso. A completare il tutto sono terreni agricoli e abitazioni destinate al gruppo di operai necessario al funzionamento dell'impianto. Ogni "Energy Island" (Isola dell'energia) sarebbe in grado di produrre 250 megawatt, che verrebbero convogliati verso la più vicina zona abitata.

«Ogni isola energetica opera in maniera simile a una piattaforma petrolifera, con 25 persone che ci abitano per operare i macchinari per la produzione di energia e gestire le coltivazioni - ha spiegato Michaelis - I team di lavoratori trascorrerebbero sulla piattaforma sei settimane sì e sei no. Le isole possono essere collegate tra loro in modo che se fosse necessaria la produzione di una quantità maggiore di energia si dovrebbe solamente organizzare una colonia più grande. In futuro potrebbero diventare attrazioni turistiche ecologiche».

Il piano parteciperà alla Virgin Earth Challenge, competizione lanciata a febbraio 2007 dall'imprenditore britannico Sir Richard Branson per promuovere idee rivoluzionarie che contribuiscano a una consistente riduzione dei gas serra. Al vincitore andrà in premio un finanziamento di 18.9 milioni di euro. sito -ansa-



Pagine Energia

7 opinioni:

Moticanus ha detto...

ho paura che tutto ciò che comporta una diminuzione della dipendenza da petrolio sia destinato, per dietrologie economiche, a fallire miseramente. Speriamo che questa, come altre idee ecologiche, possano farsi strada!

Anonimo ha detto...

Devo dire che sono un pò dubbioso su queste cose. Io penso che dobbiamo ipegnarci a non inquinare la nostra terra e valorizzare ciò che abbiamo, senza spendere cifre enormi per isole che non ci sono. Non so se ho reso l'idea. ;)

Juliet ha detto...

bellissima idea....ma chi la prenderà sul serio?

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Concordo con Moticanus ma conoscere l'esistenza di nuove tecniche almeno impedisce lor signori di farci credere che non c'è modo di investire in soluzioni differenti.

Dani ha detto...

@ Moticanus
Come darti torto........!

@ Essenzedinatura
Sarebbe sicuramente la soluzione migliore effettivamente....!

@ Juliet
Credo nessuno.....!

@ Daniele
E' quello che pensavo anche io Daniele....!Almeno non siamo "costretti" a credere alle loro "scusanti"....!

LauBel ha detto...

sogno o... son desto??

cris ha detto...

penso sia un'idea che si possa concretizzare!!!!inquinare meno deve essere un obbligo!!!!proviamoci.ciao